42 era la risposta alla domanda sulla vita, l’universo e tutto quanto.
420 è il numero magico per gli amanti della canapa di tutto il mondo. E, se avete guardato il calendario, vi sarete anche accorti che il 20 aprile, la giornata mondiale – ufficiale o meno conta poco! – della canapa è dietro l’angolo.
Questo numeretto identifica ormai nella cultura popolare la pratica del consumo di cannabis. Ma come è nata la tradizione di associarlo alla nostra amata canapa? Probabilmente come risposta a questa domanda avrete già sentito svariate versioni: alcuni sostengono che 420 sia il numero degli agenti chimici attivi nell’erba, altri che le 4:20 siano l’orario più indicato per consumarla, e altri ancora che 420 fosse il codice usato dalla polizia americana per indicare il reato di consumo illegale. C’è persino chi tira in ballo la nascita di Hitler o le canzoni di Bob Dylan.
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La nostra versione preferita, e quella decisamente più pittoresca, è invece ambientata in un liceo della California. Ve la raccontiamo.
Cinque ragazzi alla ricerca di un campo di canapa abbandonato
I pionieri di questa tradizione sono i Waldos, ovvero Steve Capper, Dave Reddix, Jeffrey Noel, Larry Schwartz e Mark Gravich, cinque adolescenti di San Raphael in California, che si facevano chiamare così per la loro abitudine di incontrarsi sempre davanti al muro – in inglese wall – della scuola.
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Nel 1971 i temerari Waldos vennero a sapere dell’esistenza di un campo di cannabis abbandonato dopo aver rinvenuto una mappa del tesoro – sì, avete letto bene – disegnata e poi nascosta dal coltivatore che lo aveva curato. I cinque decisero di lanciarsi più volte alla ricerca del prezioso bottino, dandosi appuntamento il pomeriggio alle 4:20 davanti alla statua di Louis Pasteur nel cortile della scuola. Il piano aveva inizialmente come nome in codice “4:20 Louis” e poi, dopo svariati tentativi andati a vuoto, soltanto “4:20”. Se il campo venne trovato non è noto, ma col tempo l’espressione 4:20 divenne il termine slang per riferirsi al consumo di cannabis in generale, e così è ancora oggi.
Il 420 oggi, tra manifestazioni e leggende metropolitane
Per estensione il 20 aprile – 4/20 nella notazione americana – è diventato la giornata della cannabis nel mondo, e in molti casi questa occasione viene sfruttata per organizzare manifestazioni in favore della legalizzazione.
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Che la storia dei Waldos e della loro caccia al tesoro sia vera o meno poco importa, 420 è ormai un termine entrato nel gergo comune, talmente popolare da aver ispirato persino leggende metropolitane. E sì, stiamo parlando degli orologi in Pulp Fiction che, no, non erano tutti settati sulle 4:20. La scena cult dell’orologio di Butch, che segnava tutt’altro orario, smentisce spietatamente la tesi.
Vi abbiamo fatto crollare un mito? È il 20 aprile, se volete scrollarvi di dosso qualche triste pensiero, sapete come fare.