In Italia la politica torna a parlare di legalizzazione. E lo fa con un disegno legge proposto da uno dei partiti di maggioranza. L’obiettivo? Regolamentare la produzione, il consumo e depenalizzare i reati in materia di Cannabis. Altro scopo, aumentare all’1% il livello di TCH delle infiorescenze.
Già nel luglio del 2016, durante la passata legislatura e per la prima volta nella storia della Repubblica, era stata avanzata, dall’intergruppo guidato da Benedetto Della Vedova di Scelta Civica, un progetto per normalizzare la produzione, il possesso e l’uso personale e ricreativo. Ad oggi, però, nulla di fatto. In Italia, l’unico uso legale e previsto è quello terapeutico e la produzione è monopolio dello Stabilimento Militare di Firenze.
Ora ci riprovano i senatori Matteo Mantero e Lello Ciampolillo del Movimento 5 Stelle. Il problema è che, però, l’altro partito di maggioranza non è molto d’accordo con le posizioni dell’alleato stellato. Staremo a vedere se anche stavolta i pregiudizi avranno la meglio.
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Libera Cannabis in libero Stato
“Consentire l’autoproduzione di Cannabis come pure regolamentare la produzione e la vendita di infiorescenze della cosiddetta “light” e consentirne l’utilizzo a scopo ricreativo costituirebbe un’importante tutela per la salute pubblica, in quanto si sposterebbe il consumo di Cannabis, dal mercato illegale di prodotti potenzialmente nocivi per la salute, a prodotti invece coltivati con rispetto per la salute dell’utilizzatore”.
Così il senatore pentastellato Matteo Mantero commenta il disegno di legge depositato in Senato. Una provocazione, una presa di coscienza, un’iniziativa, un modo per riprendere la discussione sulla liberalizzazione della Canapa in Italia ferma a poco più di due anni fa.
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I 3 punti della proposta
- Consentire la coltivazione in forma individuale fino a 3 piante, in forma associata in gruppi massimo di 30 persone. Ovviamente, previa comunicazione alla Prefettura
- La quantità prevista da possedere sarà di 15 grammi dentro casa e 5 fuori. Inoltre, sarà possibile vendere le infiorescenze nei cosiddetti shop di Cannabis Light non solo per uso tecnico ma anche per uso alimentare o erboristico. Si prevede anche di innalzare la percentuale di TCH fino all’1%
- Differenziazione delle sanzioni in relazione alla tipologia di sostanza detenuta, riducendo le pene in materia di Cannabis.
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Un grande obiettivo per il futuro
La proposta di legge si basa essenzialmente sugli stessi punti che hanno portato altri Paesi del mondo a dire sì alla legalizzazione. Normalizzare la produzione, la vendita e l’uso della canapa significherebbe assestare un bel colpo al mercato illegale in mano alla criminalità e controllare le sostanze rendendole più sicure.
Il proibizionismo ha fallito. Tentare una strada alternativa sarebbe solo simbolo di civiltà e onestà intellettuale. Tanti sarebbero i vantaggi della legalizzazione. E chissà se, magari, il 2019 ci riserverà questa conquista.
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